domenica 25 ottobre 2015

il cinema degli anni ’90

Gli anni ’90 prendono una piega cambiando, come ogni decennio, i vari generi. Quen Tarantino non vuole perdere il cinema degli anni ’80 girando appunto le iene e Pulp Fiction. La regia di Trantino sono un assemblaggio di scene con musica al punto giusto, infatti molte delle volte non troviamo misca, soprattutto nei dialoghi. Le iene sono una storia banale, ma non è tanto la storia che conta ma i personaggi con "giacca e cravatta". Il film inizia appunto con un discorso di questi personaggi che non sanno nemmeno i loro vero nomi perché si sono dati dei nomi in codice prendendo spunto dai colori. Come ad esempio l’uomo arancione o l’uovo viola. Nei film di tarantino troviamo sempre un poco di ironia. Amore, rabbia e tranquillità sono proprio allo stesso piano. Ora vi farò una domanda che hanno fatto a me. La risposta vale per chi visto il film Pulp Fiction. Quando avete visto la scena in cui Jay spara alla testa di marley voi avete riso? La mia risposta è si. Esattamente io ho riso. Il genere Pulp di tarantino è diverso da una parodia semplicemente perché Tarantino non imita nessuno se no se stesso, come Braian de pala che in alcuni film si cita da solo, o se no alla vita in generale.
Quante persone muiono per cretinate? Un bel po’, e noi non possiamo farci nulla. Questa è una delle scene più brutali dei film di tarantino eppure l’abbiamo presa come qualcosa di passeggero. Come è possibile? Lo abbiamo fatto perché la storia è raccontata sempre al solito modo, come dei personaggi di un fuetto o dei cartoni animati. Se vediamo un personaggio della Warner Brothers come il coiote che cade in una montagna non ci preoccupiamo più di tanto al massimo possiamo dire “poverino, gli poteva andare meglio” e questo perché sappiamo che non morirà. In Pulp Fiction è come se sapessimo che questi personaggi non hanno un passato ne un futuro ma semplicemente un presente. Anche se Bruce Willis è l’unico a uscirne vincitore e scappare con i soldi e sappiamo dove sarà diretto per farci un’idea ma non sappiamo cosa farà dopo, e non lo sapremo mai.
John Travolta e Samuel Jackson in una scena del film "Pulp Fiction"
Le spade giapponesi di tarantino non mancano quasi mai nei suoi film, lo vedremo di più in Kil Bill che uscirà nel 2004, un film di cinque ore divisa in due episodi per vari motimi, come ad esempio perché uma turma era veramente in cinta e quindi quen dovette aspettare un altro anno er terminare il suo capolavoro. In fatti i titoli dei due film sono: Kil Bill volume 1 e Kil Bill volume 2. Apparte questo piccolo passaggio i generi degli anni ’90 sono presi da storielle drammatiche, affetti familiari che cercano sempre di imitare la realtà. Uno di questi famosi film è Over the top. 
Sylvester Stallone e Rick Zumwalt in una scena del film "Over the top"
Un film pop che parla semplicemente di un padre cazzuto, scusando il termine, che cerca di recuperare l’amore del figlio visto che è l’unica cosa che gli è rimasta dopo la morte della moglie. Il suo lavoro è il camionista e il suocero è uno ricco sfondato che lo odia perché pensa che sia stata colpa sua che sua figia è morta. Per fare soldi e portarsi il figlio con se tenta di vincere il torneo di braccio di fero per vincere un nuovo camion e cambiare un pochino la sua vita. Silvester stallone, fino al XXI secolo ci trasmette un'altra storia favolosa con un finale stupefacente. Roki Balboa, il pugile più famoso del cinema. Una storia d’amore che ha veramente commosso il cinema è “Titanic” che tratta la storia d’amore di Jac e Rose, Una storia che non ha prezzo pure se lei è una borghese e lui un vagabondo, disegnatore di strada.
Jack (L. Di caprio) e Rose (K. Winslet) in una scena famosa del film "Titanic"
L’arte li accomuna fino a creare un amore eterno che non sapremo mai come sarebbe andata a finire. L'arte fa riprendere questo senso della vita come se fosse un dono e no come un personaggio dei fumetti. Il XXI secolo rappresenterà quello che il cinema degli anni '80 e '90 ci hanno lasciato, il senso dell'amore, che in un modo o nell'altro l'amore è sempre lo stesso. Come disse Dante Alighieri. L'arte di Monet la troviamo in un remake del film "Apri gli occhi", nell'anno 2003. "Vanilla Sky". Da via col vento a Vanilla Sky, il romanticismo si trrasforma in un senso di piaceri. La sensibilità diventa un cielo di vanigli rappresentato nei paesaggi di Monet.


Nessun commento: