giovedì 29 ottobre 2015

Da Tarantino a Nolans

Si può capire un film se è spiegato a contrario? Pulp Fiction è stato girato in una maniera a giro, intracciando delle storie che fa capire come il personaggio che muore quasi a metà del film lo troviamo a pochi passi, vivo e vegeto dai titoloi di coda. Il film "Memento" di Cristofer Nolan viene descritto in modo particolare, dalla fine all’inizio. Proprio dove sta per finire, invece sta per iniziare. Memento ricorda pure diversi film come "le iene" di Quen Tarantino, per gli abiti usati. Ogni personaggio usa il abito, il suo ruolo e dice la sua battuta. Il pubblico qui viene preso di sorpresa tra le scene in bianco e nero a quelle a colori. Il bello dei film e che alla fine tutto è spegato.
Le due scene del film "Memento"
La sceneggiatura è basata sul racconto del fratello del regista, Jonathan Nolan. La parola memento (parola latina, letteralmente "ricordati").
Leonard Shelby è affetto da un disturbo della memoria per i fatti recentinon è in grado di rammentare nemmeno l'oggetto iniziale di una conversazione qualora questa si prolunghi. Il suo corpo è infatti ricoperto da numerosi tatuaggi che gli forniscono indicazioni su cosa è successo e cosa dovrà fare. la pellicola intera è la ricostruzione del modo in cui Leonard ha raccolto queste informazioni e della sua interazione con il mondo esterno, che lo hanno portato improvvisamente a farlo fuori fidandosi di quanto c'era scritto sugli indizi che lui usava come punto di riferimento, non potendo ricordare. E questa parte finale è solo l’inizio.

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